21 Marzo 2010 01:45

Valter Buio tra i fantasmi

00 cop La Star Comics è una casa editrice specializzata in supereroi americani e manga giapponesi. Ma ogni tanto esce da questi confini per proporre personaggi diversi, come Asterix (tanti anni fa) o il tassista Lazarus Ledd, detective dilettante ma non troppo, ideato da Ade Capone. Adesso presenta un altro personaggio, Valter Buio, che rispetto a Lazarus Ledd che lavorava a New York e dintorni, vive in Italia, addirittura a Roma, scenario pressoché inedito, poco sfruttato nel fumetto di casa nostra. Per il momento il ciclo di Valter Buio, pubblicato nel classico formato bonelliano, durerà 12 numeri a partire dal 17 marzo, sceneggiati tutti da Alessandro Bilotta (già autore di qualche storia di Dylan Dog e altro) e realizzati da un gruppo di giovani disegnatori come Sergio Gerasi, autore del primo numero, Andrea Del Campo, Francesco Bonanno, Andrea Rossetto e altri. Protagonista delle storie è Valter Buio, uno 08psicanalista che trascura i problemi degli umani, per occuparsi invece di quelli dei fantasmi, di quegli esseri, vere anime in pena, che non riescono a staccarsi dalla realtà in  cui sono vissuti. La sua tariffa è di 90 euro a seduta, e a quanto sembra questi spiriti – che lui chiama gli Inconsci – dispongono di un bel gruzzolo, anche nell’aldilà. Lasciamo da parte gli scherzi e immergiamoci nel primo numero, che vede un ragazzo, Cesare, ricorrere a Valter Buio perché lo aiuti a scoprire gli inconsci motivi del suo suicidio. La storia assume subito i contorni di un giallo, perché Valter, con l’aiuto di un suo amico medium, scoprirà uno strano psichiatra che ha curato, si fa per dire, molti ragazzi dell’Aventino, un quartiere bene di Roma, suicidi come Cesare. La storia, ben costruita e non priva di richiami con il mondo degli incubi e del soprannaturale, forse con troppe scene da interno e pochi scorci di Roma, finisce col portare alla luce aspetti, spesso fantastici ma anche verosimili, di un ambiente insolito, probabile scenario, nei prossimi albi, di altre sorprese. (Articolo di Carlo Scaringi).