11 Luglio 2009 00:56

Fantascienza: oltre la Luna c’è di più

Buck RogersLa Luna ha ispirato molte storie di fantascienza, cinematografiche e letterarie, e ovviamente a fumetti. Ma il panorama è molto più sfaccettato, e questo originale genere ha sempre offerto un’ infinita varietà di temi. Tutto è iniziato, almeno nei comics, nel 1929, quando Richard Calkins tradusse in suggestive immagini un racconto di Philip Nowlan, ambientato in un apocalittico dopo-bomba nell’America del 2429, con il protagonista Buck Rogers che difende il suo Paese invaso dai Mongoli. Qualche anno dopo (1934) incontriamo Flash Gordon in un altro momento drammatico per la Terra, che rischia la collisione con un asteroide impazzito. Il nostro pianeta evita il terribile scontro e per Flash Gordon inizia un lungo viaggio verso mondi lontani e spesso ostili dominati dal perfido Ming, imperatore di Mongo, invaghito della bella Dale Arden, eterna fidanzata del nostro eroe. Dello stesso periodo sono le avventure di Brick Bradford, ideato da William Ritt e Clarence Grey: aviatore con il gusto dell’ignoto e del mistero, viaggia con una Cronosfera che gli permette di andare avanti e indietro nello spazio e nel tempo, e di penetrare, ridotto a porzioni molecolari, perfino all’interno di una moneta. Il contributo dell’Italia alla conquista dello spazio si chiama “Saturno contro la Terra”, un lungo serial di Zavattini e Pedrocchi con disegni di Giovanni Scolari. Sembra quasi – era il 1938 – la risposta nazionalistica e patriottica agli eroi americani. Nel dopoguerra la fantascienza a fumetti ha proposto altri significativi eroi, come Dan Dare, ideato nel 1950 da Marcus Morris e Frank Hampson, e il già ricordato Jeff Hawke. Entrambi sono piloti spaziali e – quasi anticipando i sogni degli uomini di quegli anni – si proiettano verso fantastici voli ai confini del sistema solare. Negli ultimi decenni, quando la realtà ha superato le fantasie degli autori, il filone si è un po’ inaridito, anche se non sono mancate storie originali, come l’Eternauta di Oesterheld e Solano Lopez, alcuni racconti di Moebius e il ciclo dei Trigani degli inglesi Butterworth e Lawrence. In mezzo a questi, infine, non sfigura un personaggio ideato in Italia, il Nathan Never pubblicato da quasi vent’anni dalle edizioni di Sergio Bonelli. E’ un eroe realistico, credibile e serio, che si muove in un prossimo futuro, con tutti i problemi di oggi. [Articolo di Carlo Scaringi].