13 Giugno 2009 00:52

In visita ai musei di Magritte e Hergé

Il 2 giugno 2009, a Bruxelles e dintorni, sono stati inagurati due musei dedicati ciascuno a un singolo autore. In Bruxelles quello dedicato a René Magritte, decisamente affascinante, del quale potete trovare in rete foto e video. Nei dintorni di Bruxelles, come abbiamo riportato più volte, quello dedicato a Hergé, il creatore di Tintin, sul quale si trovano in rete molti articoli, qualche foto e qualche video: ma non aspettatevi di poter davvero vedere cosa c’è dentro. I nostri colleghi di BoDoi, per esempio, sono anch’essi andati a visitarlo, scontrandosi inevitabilmente col divieto di far foto (con o senza flash), per cui il loro reportage contiene solo le “immagini ufficiali” dalle quali, purtroppo, non si ha alcuna idea visiva del reale contenuto del museo e della bella impressione che ne hanno ricavato i giornalisti di BoDoi. Bisogna fidarsi della loro parola… Poco stimolante per turisti e possibili visitatori che volessero organizzarsi la gita per raggiungere il Museo Hergé, che non è a Bruxelles, ma in una piccola città universitaria a trenta chilometri di distanza. In ogni caso il giorno dell’apertura il Museo Tintin e Milou - copyright Hergé-Moulinsartha ospitato 700 visitatori, per la maggior parte belgi (nonostante “le campagne stampa malevoli e talvolta cariche d’odio, lanciate dalla televisione pubblica belga“, come osserva Moulinsart nel sito ufficiale di Tintin: click qui “Grande affluenza al Museo Hergé”, con un tono offeso che a noi italiani ricorda immediatamente Berlusconi), mentre gli altri arrivavano da “France, Grand-duché de Luxembourg, Grande-Bretagne, Suisse, Italie, Espagne, Portugal, Italie, Allemagne, Danemark, Suède, Australie, Etats-Unis, Canada, Brésil, Chine, Japon“. Notiamo con piacere il piccolo refuso per cui l’Italia è citata due volte. Nel reportage di BoDoi troverete tutto quel che è possibile spiegare con le parole, compresi gli aspetti positivi e negativi del nuovo, monumentale museo. Il resto potete cercare di ricavarlo dal sito ufficiale del Museo Hergé stesso, http://www.museeherge.com/, e decidere se vale la pena andarlo a visitare.

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