Ogni scatto ha i suoi estimatori, è vero, ma alcuni acchiappano più di altri. Lo vedo, nel mio piccolo naturalmente, anche con le mie foto. Due , in particolare, al momento, vengono apprezzate più del normale.
Una è quella del Seceda, nelle Dolomiti, in specie quella che scattai nel lontano 2006. Viene pubblicata regolarmente, in estate, sul quotidiano interno dell’Hotel Adler di Ortisei. Ogni anno ne faccio una dallo stesso punto, ma questa è quella che piace di più, di solito, e non so se ritroverò mai la stessa luce.
Eppure ce ne sono tante altre che non sono male…
L’altra è quella, anch’essa scattata in condizioni particolari (che corsa, per arrivare in tempo sul balcone di casa), fatta come al solito, alla Mole Antonelliana, nel lontano 2007. Ne scatto continuamente, alla Mole (ci abito davanti), ma questa affascina la gente in modo particolare. Fra il resto, è stata recentemente usata come copertina di un giallo di Fabio Beccacini e per la presentazione di un “giallo stradale” di somewhere.it.
Eppure ce ne sono tante altre che non sono male…
Comunque, sì, ormai non ricordo più bene tutte le foto che ho piazzato nel corso degli anni, per utilizzi i più diversi, dai servizi classici su rivista alle presentazioni aziendali. Dovrei controllare le tasse pagate, per saperlo esattamente. E non basterebbe nemmeno, visto che alcune le offro pro bono…
E, sì, mi piace un sacco fare foto!