Anche i topi. O gli opossum

Pogo-Kelly-1951-731x1024Ma, insomma, cos’è che ci distingue davvero dalle altre specie che vivono su questo piccolo, affascinante, pianeta? Non è la faccenda del pollice opponibile: ce l’hanno tanti altri… Anzi, alcuni ne hanno pure il doppio di noi. Non è la comunicazione sonora: mica siamo i soli. Anzi, c’è chi va ben più lontano, come portata. Non è nemmeno la comunicazione tramite segni: sai quanti la usano? No, no… E’ altro, mi sa.

E’ che noi abbiamo un cervello complesso, strambo. Ci consente di occuparci anche di cose… inutili. Inutili, ecco! Musica, letteratura, disegno…tutta ‘sta roba qua, che non serve a niente, rispetto alla sopravvivenza della specie e del singolo. E non basta. Il fatto di avere un cervello disastrato, ci consente di pensare a cose ancora più inutili come… il passato, il futuro… l’idea di “io”, quella pazzoide di “spirito”… Tutte cose inutili, in effetti. Come tutto quello che costruiamo. Lo so, noi ci illudiamo che servano, che so, alla sopravvivenza della specie. Ma è una balla che ci raccontiamo da soli, quasi per giustificarci di perderci tanto tempo: non c’è nessuna garanzia che tutta la nostra scienza possa impedire alla specie umana di estinguersi. No, è che a noi piace scoprire, fare, pensare… insomma, ci piace usare il cervello per cose inutili. Anche perché è (mal) fatto in modo tale che, con questo cervello, noi possiamo fare cose inutili.

Fantastico… Inutile, ma affascinante.

Probabilmente, con un cervello bacato come il nostro, qualunque specie potrebbe essere così bizzarra come noi. Anche i topi. O gli opossum.

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