Chi si loda s’imbroda e i cocci sono suoi

Kliban_Cartoonist

Di fumettisti ne ho conosciuti tanti, nella mia lunga vita, per forza di cose.

Qualcuno ha fatto poco, talora solo una cosa, ma eccezionale.
Qualcuno ha fatto molto, ma niente che possa lasciare davvero un segno nella Storia.

Qualcuno si considera un Grande Artista e se la tira; inutilmente, giacché l’immortalità fisica non l’avrà – al massimo qualche suo lavoro resterà nella memoria per un po’ di tempo dopo la sua dipartita, ma niente più.
Qualcuno si considera un Grande Artista e invece è uno scarso artigiano.
Qualcuno si considera un artigiano e invece è un artista.
Qualcuno si considera un artigiano e lo è, e meno male che lo è, perché è un Grande Artigiano.
Qualcuno si gode il suo momentaneo successo (coi relativi momentanei vantaggi) e non se la tira.
Qualcuno si lamenta d’essere incompreso, a torto o a ragione.
Qualcuno è fuori di testa, ma è geniale. Qualcuno è fuori di testa e basta.

Insomma, c’è davvero di tutto, com’è normale che sia, visto che di esseri umani si tratta. Fragili creature che, a volte, danno tanto agli altri.
Molti di quegli artigiani del fumetto che non se la tiravano per niente, si sono meritati (che lo sappiano o no) la profonda e sincera riconoscenza di tanti loro lettori (non l’adulazione falsa di chi loda la persona di successo di turno), per i bei momenti che hanno fatto passare loro, e questa è la cosa migliore che ci sia.
Pochi, com’è normale che sia, che fossero artisti o artigiani, hanno dato anche un vero contributo di cambiamento all’arte del fumetto, e a volte non solo a quella.

Qualcuno è simpatico, qualcuno è decisamente antipatico.
Qualcuno è una brava persona, qualcuno è un essere orribile.
Qualcuno è nella media, come la maggior parte delle persone che popolano il nostro pianeta.

Sì, di fumettisti ne ho conosciuti tanti: erano esseri umani. E qualcuno resta nel mio cuore e nella mia mente con affetto e riconoscenza.
Grazie!

big_money_cartoonist

Gillott 1290 su Ken Muse - foto Goria
Pennino Gillott 1290 su volume dedicato al cartooning realizzato da Ken Muse. Ambedue mi furono tanto utili. Il libro mi fece scoprire tanti piccoli dettagli della professione di grandi autori, regalandomi gioia. Il pennino mi diede un sacco di soddisfazioni, regalandomi gioia anch’esso col piacere del disegno. Per cui questo mio scatto è un omaggio.Didascalia della foto su Flickr:
Il mitico pennino da cartoonist Joseph Gillott 1290 a punta ricurva (che si apre premendo e offre un tratto simile a quello di un pennello – che piacere, usarlo!) sulla copertina del raro volumone di Ken Muse, The secrets of professional cartooning del 1981. Click qui www.flickr.com/photos/gianfrancogoria/4782597744/ per il dettaglio della punta. Articolo su Ken Muse: www.afnews.info/wordpress/2010/07/ken-muse-e-i-segreti-de…Dati tecnici dello scatto: Realizzato con Nikon D300S, obiettivo Nikkor 60mm 2.8, ƒ/22.0, 59.9 mm, esposizione 1.6, ISO 200.

 

 

 

 

3 risposte a “Chi si loda s’imbroda e i cocci sono suoi”

  1. Ma pensa! Io quella senza baffi è la prima volta che la vedo, in tanti anni! Che cosa buffa, la vita, eh? 😉 La prima volta l’ho vista, se non ricordo male, tantissimi anni fa stampata su Cartoonists Profiles. Coi baffi e i capelli lunghi (un po’ alla Aragones) e la dedica autografa. La vedo oggi nel tuo link per la prima volta in assoluto senza i baffi, coi capelli corti e senza dedica. Chissà chi è che gli ha tolto i baffi (e la dedica) e accorciato la chioma? Hai idea di chi possa essere stato?

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