Se hai la puzza sotto il naso, non senti i profumi

UltraPanini-rit

“Decine e decine di anni per portare il fumetto anche in libreria (come nella francofonia) e il risultato è… che ci è arrivato il graphic novel.” Questo potrebbe sembrare, in effetti. Poi la realtà è, come sempre, più variegata, ma l’effetto pare questo: in edicola ci sono i fumetti, in libreria i romanzi a fumetti. La verità è che ci sono fumetti qua e là, e basta. Ma il rischio è di “nobilitare” ciò che si trova in libreria e “denobilitare” ciò che è in edicola, facendo quindi passi indietro di decine e decine di anni, giacché questa era la situazione, allora. Che la letteratura era in libreria e la robetta in edicola. Invece no. In edicola si trova dell’ottima letteratura a fumetti (e altrettante cose di scarso valore), proprio come in libreria. Sì, perché (e lo sa bene chi frequenta la letteratura scritta) non basta trovare uno spazio espositivo in libreria per trasformare la propria opera in un capolavoro. Sui nobili scaffali ci sono alcune opere eccelse e tantissime robette da un tanto al chilo. Ciò detto, è il caso di ricordare che anche le “robette da un tanto al chilo” hanno tutto il diritto di esistere e non solo perché la loro presenza consente un paragone con le vette della narrazione, ma perché non sono solo i capolavori a dare gioia ai lettori.

Per fare un esempio, era il buon diavolo Geppo a darmi sollievo e un sorriso, quando andavo a fare i periodici prelievi di sangue da bambino, mica la Divina Commedia. In questo caso, la mia maggiore riconoscenza va agli autori di Geppo, non a Dante Alighieri. E questo vale in generale, per ogni forma di narrazione et similia. E, all’interno delle forme, vale per i generi: non è che horror, noir, giallo, spionaggio e fantascienza, valgano meno di poesia e romanzi di formazione, per dire.

D’altronde, si sa, vivere con la puzza sotto il naso, impedisce di sentire i profumi del bosco.

Persino un fumetto mal disegnato può dare tanto. Persino un fumetto scritto alla buona, può salvare una giornata. Questo non toglie che le differenze di qualità esistono (tant’è che parlo di “mal disegnato” e di “scritto alla buona”), ma gli esseri umani non hanno bisogno solo del top, bensì anche delle piccole cose (quelle che, magari, gli “intelletualoidi” snobbano), quelle meno belle, magari bruttine guarda un po’. Le persone hanno bisogno di trovare una rispondenza ai propri sentimenti. Da qui l’importanza vitale della cultura popolare (quella che, come ho avuto modo di dire in altre occasioni [click qui], sembra essere spesso poco valutata nel nostro nobile Paese dal glorioso passato artistico e culturale, e maldestramente collegata solo alle “tradizioni popolari”, che sono altra cosa) che offre a ciascuno il suo. I sentimenti e le emozioni sono la cosa più importante, per noi esseri umani. C’è poco da girarci attorno: viviamo di emozioni e sentimenti, qualunque cosa siano in realtà. Reazioni chimico-elettriche del nostro cervello tutt’altro che perfetto? Eh, va bene. Qualunque cosa siano, sono la nostra vita. E se la viviamo con la puzza sotto il naso, non possiamo godere dei suoi profumi, delle piccole cose, delle robette che ci danno gioia, delle cose bruttine e sempliciotte che ci fanno pensare, dei racconti approssimativi che ci fanno viaggiare con la mente, delle cose belle che non stanno in libreria, delle cose un tanto al chilo che stanno in libreria e che forse possono trovare la porta giusta dentro di noi.

3 risposte a “Se hai la puzza sotto il naso, non senti i profumi”

  1. Eccellente articolo, caro Gianfranco. Sottoscrivo in pieno. Purtroppo ancora oggi si sente parlare di docenti e professori che sconsigliano il fumetto ai bambini e ai ragazzi in quanto diseducativo alla lettura (come peraltro accadde a me, all’esame di licenza elementare). Sospetto che tali “insegnanti” non abbiano mai letto Maus di Spiegelman per dire un nome a caso. E comunque, io ho imparato a leggere su Topolino, più che sui noiosi sussidiari scolastici.
    Complimenti ancora.
    Enrico Faccini

  2. Appena ci incontriamo ti abbraccerò, carissimo gianfranco!
    Finalmente qualcuno che ha la competenza e la capacità di dire e di scrivere che tutto è fumetto, che si trovi in edicola o in libreria, e che ovviamente può essere bello o brutto, ma è sempre e solo fumetto. 🙂
    grazie
    Mario

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