martedì 23 giugno 2009

Quel nuvolone su Nest Point
Il mito del viaggio è radicato nello spirito americano sin dal Seicento, quando i Padri Pellegrini sbarcarono sulla costa atlantica del “nuovo mondo” e poi intrapresero quell’eterno cammino verso l’Ovest alla ricerca di nuovi orizzonti e di terre da conquistare. Al viaggio, e alle sue metafore, si sono ispirati famosi romanzieri e importanti registi cinematografici per raccontare quell’ansia di novità che ha sempre spinto gli americani verso nuove frontiere, ultima quella dello spazio. Al mito del viaggio si ispira adesso la nuova miniserie, “Caravan”, che le edizioni di Sergio Bonelli propongono in 12 albi mensili sceneggiati da Michele Medda, uno dei bravi creatori di Nathan Never. Il primo episodio, in edicola in questi giorni, è disegnato da Roberto De Angelis, con un taglio veramente originale, con tavole piene di vignette, piccole ma chiare, e con i personaggi ben caratterizzati. L’inizio della storia sembra evocare il clima di un celebre romanzo di fantascienza, “La nube nera”, ma lo sviluppo – almeno per ora – non ha quella drammaticità, forse perché per decine di pagine Medda racconta vicende quasi normali: lo studente che sbaglia il rigore decisivo nella finale di un torneo scolastico, un urbanista d’origine italiana che si batte per dotare la città di Nest Point di un grande polmone verde, uccelli impazziti, un black out che blocca tutti i motori e getta nel buio la città, contrasti umani, delusioni, speranze. Tutto insomma sembra normale, o quasi. Ma in cielo avanza una grande nube dai contorni minacciosi e misteriosi: è talmente strana e inquietante che le autorità ordinano l’immediata evacuazione della città. L’albo si chiude con un esercito di automobili, caravan, camion in marcia verso una direzione per ora sconosciuta. Questo primo episodio ha chiaramente un taglio introduttivo, perché poi la storia assumerà contorni più netti e forse drammatici nei prossimi mesi. Ma per ora contiene tutti gli elementi per incuriosire e coinvolgere il pubblico, senz’altro attratto da questa novità quasi insolita nelle tematiche consuete delle collane di questo coraggioso editore, che ogni anno propone storie e personaggi del tutto nuovi. Il primo episodio di “Caravan” ha in pratica aperto la stagione estiva delle edizioni di Sergio Bonelli, che anche quest’anno propone una vasta gamma di albi dedicati ai personaggi più popolari, dal classico “Texone” con il celebre ranger impegnato in “trasferta” alla fine del continente, in Patagonia, in una storia disegnata da Pasquale Frisenda, ai consueti “maxi” e “speciali” dedicati a Dylan Dog, Martin Mystère, Zagor, Brendon e, per la prima volta, a Dampyr, con tre storie con vampiri, alchimisti folli e demoni cinesi ambientate in Italia, Brasile e Inghilterra. Tra le novità stagionali c’è anche la ristampa, in un unico albo, dei primi tre episodi di Nathan Never, vecchi ormai di 18 anni che forse saranno una lieta scoperta per i lettori del Duemila. E in autunno, con la nuova stagione, le edizioni Bonelli proporranno un’altra miniserie, “Greystorm”, con protagonista uno scienziato di fine Ottocento forse troppo in anticipo sui tempi. (Articolo di Carlo Scaringi).

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