Carlo Jacono

Illustratore e Pittore creativo.
Informazioni complete e di dettaglio nel sito ufficiale www.carlojacono.com


zoom in Carlo Jacono (17 Marzo 1929 - 7 Giugno 2000) Ha lavorato come più importante illustratore del panorama italiano fin dal 1950. Si è occupato dell'illustrazione di Tutti i Gialli Mondadori e tutti i Segretissimodal 1950 al 1986, grande illustratore di Urania, Domenica del Corriere, Sette, Grand Hotel, Confidenze, di fiabe, covers di Guerra, Western, Fantasy, Carlo Jacono ha illustrato più di seimila tavole e ha intrapreso una carriere pittorica trentennale (del 1970) Esponendo in mostre personali sia in Italia che all'estero.

Carlo Jacono, che molti di voi avranno avuto modo di conoscere, se non altro attraverso le sue opere di illustrazione e di pittura, si è spento all'ospedale di Niguarda la notte tra martedì 6 e mercoledì 7 Giugno. L'uomo era affetto da lungo tempo da un enfisema polmonare che gli aveva minato non solo i polmoni ma anche il cuore, ed è stato proprio il suo grande cuore a cedere quasi volendogli evitare, pietosamente, una fine più dolorosa.
Il dolore che ha colpito sia la famiglia che i suoi amici più cari si è manifestato nella partecipazione commossa dei tanti che hanno preso parte, con raccoglimento e commozione, al funerale tenutosi venerdì scorso. Molti erano increduli, increduli per la scomparsa di un uomo che non credevano neppure malato e che, pur non sentendolo da lungo tempo, avevano sempre ricordato con la sua inesauribile energia e l'eccezionale buonumore che lo aveva costantemente accompagnato.
Ecco come lo ricorda, sul Corriere della Sera  di Giovedì 8 Giugno, Laura Grimaldi, sua grande amica ed estimatrice nonché responsabile delle collane editoriali I Gialli Mondadori e Segretissimo, quando erano veri prodotti editoriali di punta nel panorama italiano:
E' morto all'ospedale di Niguarda per un collasso cardiocorcolatorio, Carlo Jacono.
Avevamo lavorato assieme per decenni e il senso di perdita è grande: Lui adesso se n'è andato con discrezione a 71 anni com'era nel suo stile. Aveva cominciato nel 1950, appena ventunenne, a illustrare le copertine del Giallo, quando direttore della collana era Alberto Tedeschi. Da subito Arnoldo Mondadori, pronto com'era a fiutare i talenti, l'aveva legato con un contratto di esclusiva, ma lui non era mai cambiato. E sì che per un giovanissimo artista l'incarico era di quelli che avrebbero fatto montare la testa a chiunque: dipingere una tavola la settimana, dopo aver letto il libro. Professionista inappuntabile caparbio e schivo sul lavoro, nella vita privata era irruento, capace di grandi guizzi d'allegria. Nei quarant'anni e più inj cui è stato illustratore, oltre che del Giallo Mondadori, anche dei classici del Giallo e, dal 1960, di segretissimo, settimanale di romanzi di spionaggio, non ha mai mancato una copertina.
La sua puntualità era da gentiluomo. Ci si poteva fidare di lui, sempre. E' stato una figura storica della vecchia editoria che in retrospettiva appare  quasi artigianale, eppure ha saputo precorrere tutto quello che in seguito è stato catalogato e concettualizzato. E anche quando cominciò a esporre i suoi quadri in varie mostre, ricevendo ottime critiche, non volle mai abbandonare l'illustrazione, quasi per un estremo impegno di lealtà. Ora ci piace ricordarlo com'era nella sua casa di Milano piena di dipinti, dove ha vissuto con la moglie e e figli Andrea e Paolo.

Questo è il ricordo di una delle persone che lo conoscevano di più, soprattutto sul lavoro, ma Carlo aveva anche una vita privata viva e stimolante  che s'intrecciava strettamente con quella dell'artista dandogli costante forza e creatività, innescando un circolo virtuoso che aveva portato Jacono, l'artista, a collaborare con tutti i principali editori italiani, da Mondadori a RCS Edirori, dal Corriere della Sera (La Domenica del Corriere, Sette, Corriere Motori) a editori più piccoli, come Edifumetto. Jacono ha dato il volto non solo a personaggi celebri della letteratura poliziesca come Miss Murple o Sherlock Holmes o ancora Nero Wolfe e Maigret, ma ha anche disegnatoscenari e paesaggi alieni su Urania, capaci di trasportare la fantasia del lettore fino ai confini del cosmo ed oltre.

E'  un'avventura, ricca di premi e riconoscimenti, Carlo viene premiato più volte con i più prestigiosi riconoscimenti qui ne ricorderò solo alcuni: Premio Illustrazione nel 1970, nel 1997 gli viene conferito il premio "Una vita per l'illustrazione", un'avventura che non basta; il suo animo di artista vuole qualcosa di più e lo trova nella   pittura. Fin dal 1970 Carlo Jacono si cimenta con grande successo in una serie di mostre che immediatamente lo connotano come pittore figurativo puro, tuttavia con delle particolarità di soggetti che lo rendono immediatamente riconoscibile tra tutti: nascono i guerrieri di Carlo Jacono, possenti combattenti che con i loro occhi azzurri scrutano il visitatore e gli rimandano una sensazione di forza pacifica di tranquillità interiore più simile al codice del Bushido che al codice cavalleresco, e ancora i paesaggi dove la costante è l'assenza di persone e la presenza di alberi (ulivi) che troneggiano al centro della scena, testimoni muti dello scorrere del tempo e delle stagioni, i fiori, vere e proprie macchie di colore che sotto lo sguardo dell'osservatore compongono figure di grande fascino evocativo colorati fino all'ubriacatura della vista senza però mai offendere, anzi affascinando e trasmettendo al cuore allegria e voglia di vivere.
Sì, voglia di vivere, perché era proprio questo il segreto di Carlo: il suo ottimismo verso la vita, verso le persone, senza mai pensare a secondi fini o a giochi di potere dai quali non solo era lontano ma li aborriva senza scuse.
Era la libertà, prima di tutto intellettuale, a renderlo oggettivo verso il mondo, capace sempre di offrire un'ulteriore possibilità al suo interlocutore, questo e non altro lo ha reso un amico e non un collaboratore, un maestro e non solo un artista, un uomo e non solo un professionista.
Per tutto questo e per altro ancora abbiamo tutti perso qualcosa: ci mancherai Carlo.


In allegato alla presente trovate una critica all'artista, sicuramente  più professionale e corretta , scritta in modo migliore e più dettagliato, ma, ovviamente, senza il sentimento che solo noi familiari abbiamo potuto trasferire alle nostre parole.
Cordialmente,
Famiglia Jacono
(Maria Grazia Bianco Jacono  Andrea Jacono  Paolo Jacono)

(La famiglia sta operando per costituire una Fondazione intitolata all'artista; N.d.R.)


Illustratore......
Carlo Jacono padre siciliano e madre piemontese, è nato il 17 marzo del 1929 a Milano, dove ancora oggi vive e lavora. Ha studiato al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle Arti di Brera, finita la quale, considera l'opportunità di dedicarsi all'attività di pittore puro, da cavalletto.
Poi, le lusinghe di uno studio pubblicitario americano in Italia che lo convince a lavorare nel settore, creando layouts di progetti grafici e illustrazione per manifesti e campagne stampa.
Nell'inverno del 1950 Alberto tedeschi gli affida la realizzazione delle copertine de il Giallo Mondadori, di cui si occupa fino al 1986. Un numero indescrivibile (più di 3000!) alla quali si aggiungono anche le prime 100 del settimanale di fantascienza Urania, che   all'inizio della pubblicazione era illustrato anche internamente.
Ai Gialli, nel 1960 si aggiungono tutte le copertine del settimanale di spionaggio Segretissimo, che Jacono illustra fino al 1990.
Seguono poi quelle degli altri periodici Mondadori, da I Classici Mondadori a quelle del Cerchiorosso fino ai Libri dell'Avventura.
Tra i molti lavori degli anni '60 realizza le copertine della collana Emilio Salgari (dedicata all'omonimo scrittore) per le edizioni del gabbiano di Roma, alla fine degli anni Settanta una serie di 40 carte da gioco per la multinazionale Dupont, negli anni Ottanta collabora con i periodici sia della Mondadori editori come Sorrisi e canzoni, sia della Rizzoli Corriere della Sera come la storica Domenica del Corriere, L'Europeo ed anche Sette, il magazine allegato a Corriere della Sera.
Durante i suoi quasi 50 anni di Carriere, Jacono, "l'Uomo del Cerchio", come viene chiamato ancora oggi alla Mondadori ha lavorato e illustrato per tutte le più importanti case editrici italiane ed estere. Le sue copertine, di carattere rosa, poliziesco, bellico, vengono pubblicate da periodici inglesi svedesi, norvegesi, americani. In Giappone, grazie ad un contatto internazionale illustrerà un libro di Fiabe occidentali.
In Italia, le sue numerose illustrazioni appaiono sui Libri del Club degli Editori, Euroclub, Selezione Reader Digest, Grazia, Confidenze e anche tante campagne pubblicitarie frutto di collaborazione con importanti Agenzie quali Armando Testa Young e Rubicam, Mc Cann Erickson e d al tre ancora. Basti ricordare la campagna di affissioni realizzata per Lavazza con testimonial Nino Manfredi o la recente campagna de La Previdente Assicurazioni (sempre affissioni).
Nel 1970 Gli viene conferito il Premio Illustrazione. Nel 1974 gli viene assegnato il primo premio Amici del Quadrato per la Pittura. Inoltre, Jacono è stato presente presso tutte le principali rassegne editoriale cinematografiche del giallo come Mystfest di Cattolica, Treviso comics, la mostra Internazionale del film di fantascienza di Roma.

e......Pittore
Pensare che Carlo Jacono abbia dedicato la sua vita artistica alla sola illustrazione, sarebbe naturale pensarlo data la quantità di collaborazioni intrattenute, ma è fondamentalmente sbagliato. Infatti fin dal 1970 Carlo Jacono  continua a coltivare la vena artistica più pura e libera da rapporti con grandi aziende, dipinge inserendosi in un filone figurativo romantico, ecco cosa ha scritto di lui Dino Villani critico d'arte....

Pittore Creatore

Assai di frequente gli artisti professionalmente impegnati nell'illustrazione, quando sia applicano all'arte pura liberi assolutamente da qualsiasi vincolo, reagiscono naturalmente e spontaneamente, con immagini astratte e comunque informali, come se volessero scuotersi di dosso l'ossessiva routine della forma e del segno puliti, per rifarsi una verginità.
E, qualche volta ci riescono, arrivando a mostrare una faccia della loro personalità e del loro estro che essi stessi erano ben lontani dal pensare di possedere.
Carlo Jacono, ha reagito anche lui con una ricca stagione informale, che sembrava dovesse sfociare soltanto nella creazione di fiori fantastici, di grande  ed esuberante potere suggestivo, ma poi, pian piano, è riuscito a stabilire un equilibrio con le sue doti fondamentali, innestando in questa inebriante esperienza, le prodigiose qualità del creatore d'immagini pencolanti tra realtà e fantasia.
Immagini che escono da sottofondi cromatici squillanti, dai quali emergono quelle note sfarinate che troviamo poi bruciate dal sole nei paesaggi o che sciolgono morbide, nelle figure femminili.
 Jacono dipinge di fantasia sulla scorta di qualche appunto che le sue acute facoltà di osservatore gli consentono di prendere in modo preciso e sufficiente per dare poi spunto all'immaginazione perché possa caracollare liberamente.
Tuttavia viene da pensare che egli, come quando si è ragazzi, costruisca col pensiero fantastiche vicende eroiche dalle quali cerca di isolare la figura di quei protagonisti che divengono di volta in volta i suoi eroi fino a farceli conoscere avvolti nell'atmosfera fantastica in cui sono nati.
Le immagini, risolte con tocchi rapidi, appaiono tra le calde note di un colore intenso, robusto, dal quale sembrano prendere il sangue e la vitalità eroica che trasuda dal loro aspetto: sono apparizioni di guerrieri d'altri tempi, che la fantasia arriva a concretizzare anche nei minuti tratti del volto. Potremmo dire che, press'a poco, nascono nello stesso modo i fiori irsuti ma generosi di Jacono: essi sono materia della materia che li crea  e  che vola intorno come infuocata da un'esplosione; materia che si compone più ordinata ma tuttavia restando sempre rude e selvaggia; nel paesaggio che, immutato, immutato nei secoli, ha sentito un tempo il galoppo dei guerrieri lanciati ed ora lasci crescere, senza gloria, le sue erbe stente ed i suoi arbusti contorti dal vento, ai bordi di campi sempre più avari.
Jacono è un artista che ha dentro di sé, senza che appaia, un fuoco che si placa soltanto in parte, quando si attarda a dar vitalità ad una dolce figura femminile che comprime il suo ardore.
E' un artista padrone della forma, che potrebbe concedersi quelle licenze di bravura che riescono a suggestionare il pubblico, il quale si lascia prendere dai magici effetti dell'abilità. Egli evita invece accuratamente di farlo; nasconde anzi una parte delle sue doti per arrivare ad un equilibrio nel quale preparazione, esperienza e fantasia, condite da doti istintive, fa emergere sempre in modo indelebile, l'impronta dell'artista creatore.
 CARLO JACONO, ESPOSIZIONI PERSONALI
Carlo Jacono ha esposto nel corso della sua carriera in moltissime gallerie, qui di seguito vengono indicate alcune località dove il pittore ha realizzato più  mostre:
In Italia
Milano
Genova
Portofino
Rapallo
Cattolica
Torino
Verona
Bergamo
Bologna
Roma
Casale Monferrato
Bardonecchia
Mantova
Savona
Padova
Alassio
Novara

All'estero
New York presso Hilton Gallery
Boston presso Collin Gallery
Tokyo presso Ysetan Gallery
Le Sables d'Olonne presso Climat Galerie
Londra presso la St. Geoge Gallery


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